Glossario
Allarme |
Riconoscimento di un evento di intrusione non autorizzato. |
Allarme di zona |
La condizione che genera un allarme di zona, considerando che essa può appartenere ad una o più aree, è la seguente: la zona deve essere violata e tutte le aree cui essa appartiene devono essere inserite. Un allarme di zona può attivare segnalazioni acustiche (sirene), segnalazioni luminose (LED su tastiere e lettori) e può effettuare una o più telefonate vocali e digitali. L’evento di allarme di zona genera automaticamente anche gli eventi di allarme di area per tutte le aree cui la zona appartiene. Una zona violata non genera allarmi nei seguenti casi:
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Area |
Insieme, raggruppamento di una o più zone. Un’area identifica un insieme di zone appartenenti ad una medesima porzione spaziale e/o logica. Ad esempio un’area può contenere tutte le zone che proteggono il primo piano di una abitazione (raggruppamento spaziale) oppure può contenere tutte le zone che proteggono i varchi di accesso ad un edificio (raggruppamento logico). |
Autoinserimenti |
Funzione che può essere abilitata o disabilitata dall’utente su ciascuna area. Se su un’area l’autoinserimento è abilitato e se a quell'area è associato un timer, allora l’area sarà inserita/disinserita automaticamente in corrispondenza degli orari ON/OFF impostati sul timer. |
Avvisatore telefonico digitale |
Dispositivo che permette alla centrale di inviare, mediante chiamate telefoniche, dati codificati secondo opportuni protocolli alle centrali di televigilanza dotate di appositi ricevitori. Nelle centrali SmartLiving il comunicatore digitale è integrato. |
Avvisatore telefonico vocale |
Dispositivo opzionale che permette alla centrale di inviare messaggi vocali mediante chiamate telefoniche. Nelle centrali Inim Electronics l’avvisatore telefonico è costituito dalla scheda SmartLogos30M da installare sulla centrale. |
Azione telefonica |
E’ l’insieme delle telefonate accodate all’attivazione o al ripristino di un evento. |
Batteria tampone |
E’ la fonte di alimentazione elettrica di riserva del sistema che interviene in caso di mancanza della fonte di alimentazione principale. Si tratta di una batteria al piombo sigillata da 12V. Il modello di centrale determina la dimensione massima della batteria e, quindi, la sua capacità di immagazzinare energia. Le batterie vengono mantenute costantemente cariche ed efficienti dalla centrale e dalla fonte di alimentazione primaria. |
Cancellazione memorie di allarme/sabotaggio/guasti |
Azione esplicita richiesta dall'utente per terminare la segnalazione sui LED rosso e giallo di tastiere e lettori degli eventi seguenti:
Quando un utente effettua la cancellazione delle memorie, le visualizzazioni sui LED di tastiere e lettori viene terminata. Se sono attive le impostazioni per la compatibilità con la norma 50131, le tastiere possono richiedere un ulteriore codice con accesso di livello 3 (codice installatore) per la cancellazione delle memorie di guasto. |
Casella vocale |
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Chiave |
Dispositivo portatile (card o tag) in dotazione all’utente per la gestione del sistema di allarme. La chiave deve essere avvicinata ai lettori per essere identificata e, quindi, dare all’utente la possibilità di scegliere l’operazione desiderata. Ogni chiave è caratterizzata da:
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Cicli di allarme |
Parametro generalmente associato alla zona. E’ un numero che determina quanti eventi di allarme una zona può generare fino al disinserimento delle sue aree. Tale numero viene azzerato al reinserimento delle aree e al reset di area. Se una zona può generare infiniti eventi di allarme, la zona viene definita “ripetitiva”. |
Cloud |
Il Cloud è un servizio internet che fornisce uno spazio di archiviazione di dati (“cloud storage”) accessibile in qualsiasi momento ed in ogni luogo, utilizzando una qualunque connessione ad internet. Questi dati poi vengono condivisi in rete, insieme a le risorse per elaborarli (“cloud computing”) con tutti gli utenti che hanno un accesso validato. Il fornitore del Cloud garantisce quindi all’utente sia le risorse per l’elaborazione e la modifica dei dati, sia la sincronizzazione dei dati che possono essere accessibili e modificabili da più utenti senza il rischio che vengano persi. |
Coda telefonica |
E’ l’insieme delle telefonate che la centrale deve effettuare in seguito alle azioni telefoniche. La coda telefonica può essere cancellata da un utente abilitato. |
Codice |
Identificativo personale costituito da un PIN a 4 o 5 o 6 cifre numeriche associato ad una persona per la gestione, a vario titolo, del sistema di sicurezza. A ciascun codice è possibile associare autorizzazioni e/o abilitazioni per l’accesso alle varie funzioni del sistema. I tipi principali di codice sono:
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Codice installatore (accesso di livello 3) |
Il codice installatore è, generalmente, caratterizzato dal solo PIN (a 4, 5 o 6 cifre numeriche) mediante il quale l’installatore, digitandolo su una tastiera o impostandolo nel software e a condizione che tutte le aree del sistema siano disinserite, ha accesso al menu di programmazione per controllare e modificare tutti i parametri del sistema. Con riferimento alla norma EN 50131 grado di sicurezza 3, il codice installatore coincide con il codice di accesso di livello 3. |
Codice utente |
Il codice utente è caratterizzato da:
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Comunicatore GSM |
Dispositivo che permette ad una centrale di effettuare chiamate telefoniche sulla rete GSM e permette all’utente di interagire con la centrale tramite SMS e chiamate telefoniche. |
Contatto magnetico |
Il contatto magnetico generico è un rivelatore/sensore basato su di un magnete che, posto vicino al rivelatore stesso, causa la chiusura meccanica di un contatto elettrico. |
Dati di fabbrica |
E’ l'insieme dei parametri di funzionamento della centrale programmati dal costruttore all'uscita del prodotto dalla fabbrica. Si tratta di preimpostazioni che hanno lo scopo di limitare l'intervento dell'installatore all'atto della realizzazione di un nuovo impianto. In caso di necessità, l'installatore può comunque tornare alla condizione di “Dati di fabbrica”. |
Dimmerazione |
Funzione di determinati terminali configurati come “uscita” che, se attivata tramite un’opportuna opzione, permette di regolare la potenza fornita al carico collegato (ad esempio una lampada) a fronte dell’occorrenza di eventi o comandi espliciti. |
Domotica |
E' l'unione di tecnologie, dispositivi e servizi destinati a migliorare la qualità della vita nelle case e più in generale negli ambienti antropizzati. Questa area fortemente interdisciplinare richiede l'apporto di diverse tecnologie e professionalità, tra le quali design, informatica, ingegneria elettronica. Dispositivi e/o moduli domotici spesso hanno elementi di contatto con sistemi antintrusione poiché possono essere distribuiti in ambienti residenziali, come avviene per le periferiche antintrusione e possono essere quindi facilmente integrati. Moduli domotici tipici sono i misuratori di qualità dell'aria, misuratori di energia elettrica, attuatori di avvolgibili motorizzati (tapparelle), misuratori della velocità del vento. |
Espansione |
Dispositivo utilizzato per aumentare il numero di terminali (zone e uscite) e/o per raggiungere le parti fisicamente più distanti dalla centrale. Le espansioni sono collegate alla centrale tramite IBUS. |
Evento |
Stato operativo riconosciuto dalla centrale. Ad esempio: l'allarme di un sensore, la mancanza della tensione di rete (230V~), il guasto di un fusibile, il riconoscimento di un codice utente ecc., sono eventi riconosciuti dalla centrale. Ogni evento è caratterizzato da una attivazione (quando l’evento si verifica) e da un ripristino (quando l’evento termina). Per ciascun evento è possibile programmare, sia all’attivazione dell’evento sia al suo ripristino, le seguenti azioni:
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Guasto |
Condizione di malfunzionamento di alcune parti del sistema. Alcuni guasti possono essere motivo di grave degrado delle prestazioni del sistema. Guasti tipici sono la mancanza della tensione di rete (230V~), la mancanza della linea telefonica, la batteria scarica. |
I-BUS |
Linea di comunicazione digitale ad alta velocità proprietaria bidirezionale a 4 conduttori utilizzata per collegare alla centrale le sue periferiche (tastiere, lettori, espansioni, ecc.). I 4 conduttori, chiaramente identificabili sulle schede delle centrali e delle loro espansioni, sono:
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Inibizione-Disattivazione di zona |
Una zona, se inibita (esclusa), non genera allarmi. L’attivazione/disattivazione di una zona può essere effettuata manualmente da un utente o automaticamente dalla centrale quando la zona abbia l’attributo “autoescludibile” e siano verificate le condizioni per l’auto-inibizione (vedi attributi di zona – autoescludibile). |
Inserimento/Disinserimento |
Operazione effettuata dall'utente su una o più aree. Più in generale, indica anche lo stato delle aree. Quando un’area è inserita, generalmente le zone appartenenti ad essa sono abilitate a generare allarmi. Quando un’area è disinserita, le zone appartenenti ad essa non sono abilitate a generare allarmi. I sabotaggi vengono generati anche ad aree disinserite. |
Isolatore |
Gli isolatori sono periferiche che permettono di aumentare l'estensione e l'integrità funzionale del BUS. Le funzioni che svolge sono:
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Lettore |
Dispositivo di comando per la gestione del sistema antintrusione da parte degli utenti. I lettori sono collegati alla centrale tramite BUS. Il lettore (solitamente posizionato in prossimità dei punti di ingresso/uscita del sito), è assimilabile ad una serratura meccanica: solo chi ha la chiave adatta può aprire e chiudere. A differenza però della serratura meccanica, il lettore permette di riconoscere molte chiavi elettroniche, ciascuna delle quali caratterizzata da parametri personali. Il lettore infatti è abilitato ad operare su determinate aree mentre ciascuna chiave elettronica è abilitata ad operare sulle aree proprie dell’utente cui la chiave è assegnata. In questo modo, avvicinando una chiave ad un lettore, le aree su cui sarà possibile operare saranno solo quelle comuni a lettore e chiave. Tramite i lettori, ciascun utente può inserire/disinserire le aree comuni al lettore e alla chiave e può attivare macro (vedi “Macro”). Gli utenti sono identificati dalla chiave che deve essere avvicinata al lettore affinché esso possa leggerne il contenuto ed autorizzare le operazioni. Il lettore è più limitato rispetto alle tastiere, ma è molto rapido e comodo per le operazioni quotidiane più comuni (inserimenti e disinserimenti). |
Macro |
Le macro sono funzioni della centrale che con un’unica attivazione effettuano determinate operazioni che, altrimenti, richiederebbero una serie di attivazioni. Possono essere attivate dall’utente (sulle tastiere, sui codici digitati in tastiera o da remoto via telefono, sui lettori, sulle chiavi) o dall’occorrenza (attivazione) di un evento. Le macro attivabili da utente permettono di accedere rapidamente a posizioni nel menu utente o a operazioni che, normalmente, sono raggiungibili dopo diversi passi navigando all’interno del menu utente. |
Mappa grafica |
Una mappa è una rappresentazione grafica di una porzione dello spazio supervisionato dall’impianto di sicurezza, identificata da un file immagine. Tutto l’impianto può quindi essere rappresentato da un insieme di mappe che possono essere collegate tra loro. Su ciascuna mappa possono essere inseriti degli oggetti rappresentati da icone. Tali icone possono cambiare stato a seconda del cambiamento di stato dell’oggetto che rappresentano e possono fungere da pulsanti per l’attivazione di determinate funzioni. Un utente, tramite l’accesso ad una mappa grafica ha una visualizzazione dell’area supervisionata e la capacità di accedere a delle funzioni del sistema di sicurezza. Un oggetto può essere:
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Memoria di allarme/sabotaggio |
Quando si verifica un evento di:
la centrale visualizzerà sui LED rossi di tastiere e lettori che uno di questi eventi si è verificato e la visualizzazione persisterà anche quando tutti gli eventi citati siano terminati (memorie di allarme) allo scopo di evidenziare all'utente che uno o più di questi eventi è avvenuto durante la sua assenza. Il termine della visualizzazione deve quindi essere esplicitamente richiesta dall'utente (vedi cancellazione memorie). |
Menu installatore |
Lista degli argomenti e dei relativi parametri di funzionamento della centrale accessibili da tastiera. Navigando all'interno di questo menu, l'installatore può modificare, controllare e verificare quasi tutti i parametri. L'accesso al menu installatore può essere effettuato da una tastiera, a condizione che tutte le aree della centrale siano disinserite, digitando il PIN dell’installatore. |
Menu utente |
Lista delle funzioni disponibili all’utente dopo la validazione dell’accesso del proprio codice su una tastiera. |
Modi di inserimento/disinserimento area |
Sono gli stati delle aree richiesti dall'utente. Le richieste effettuate dall'utente possono essere:
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Panico |
Segnalazione che può essere associata ad uno stato di emergenza percepito dall’utente e segnalato alla centrale antintrusione tramite la pressione di un pulsante o l’attivazione di una macro. Tale segnalazione genera un evento che attiva le uscite e le telefonate programmate, ma tali segnalazioni non attivano i LED rossi su tastiere e lettori né sono visualizzate sul display delle tastiere. |
Periferica |
Dispositivo collegabile alla centrale tramite I-BUS. Le centrali Inim Electronics gestiscono le seguenti periferiche:
A questi dispositivi si aggiungono i seguenti dispositivi via radio, riconosciuti dalla centrale come periferiche:
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Registro eventi (o memoria eventi o log) |
Porzione di memoria non volatile su cui la centrale scrive, in ordine cronologico, tutti gli eventi riconosciuti riportando:
Il registro eventi è consultabile dall'utente e dall'installatore. Gli eventi riconducibili alle aree (allarmi di zona, allarmi di area, inserimenti, riconoscimento codici e chiavi, ecc.) sono visibili solo agli utenti il cui codice abbia almeno un'area in comune con l'oggetto dell'evento. Ad esempio se un utente richiede di inserire alcune aree da una tastiera, il registro eventi riporterà:
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Ricetrasmettitore |
Dispositivo dotato di modulo trasmettitore e ricevitore. In un sistema via radio bidirezionale tutti i dispositivi del sistema stesso sono ricetrasmettitori. Nei sistemi via radio monodirezionali, invece, la centrale è dotata del solo modulo ricevitore mentre i dispositivi sono dotati del solo trasmettitore. |
Risponditore |
La funzione “risponditore”, se abilitata dall’utente, permette alla centrale di rispondere ad una telefonata entrante: dopo un numero di squilli prestabilito, la centrale impegna la linea telefonica e riproduce un messaggio vocale. Durante le riproduzione del messaggio il chiamante può digitare il PIN di un codice utente ed accedere alle funzioni a cui è abilitato. |
Rivelatore di fumo |
Un rivelatore ottico di fumo è un dispositivo dotato di una camera di campionamento basata sull'effetto della diffusione della luce (effetto Tyndall) in grado di rilevare la presenza di alcuni prodotti della combustione e quindi l'insorgere di focolai di incendio. Il rivelatore, che in condizioni di stand-by ha un basso assorbimento, in caso di allarme aumenta la corrente assorbita, segnalando così il pericolo alla centrale di controllo. |
Ronda |
Sorveglianza periodica effettuata da personale autorizzato mediante ispezione delle aree del sito. Il personale autorizzato alla ronda può disinserire le aree per un periodo di tempo predeterminato (programmabile per ciascuna area). Scaduto tale tempo, le aree si reinseriscono automaticamente nelle stesse modalità precedenti alla ronda. Coloro che effettuano la ronda hanno un codice o una chiave con l’attributo “Ronda”. |
Sabotaggio (o manomissione) |
Riconoscimento di una condizione di grave compromissione delle caratteristiche funzionali del dispositivo sabotato. Il riconoscimento del sabotaggio è rilevabile sui sensori collegati alle zone, sulle tastiere, sui lettori, sulle espansione, sulla centrale. Generalmente si tratta di eventi di accesso non autorizzato ai dispositivi descritti come, ad esempio, l’apertura del coperchio di una tastiera. |
Scenario |
Configurazione delle modalità di inserimento richieste per ciascuna delle aree del sistema. Le centrali hanno diversi scenari programmabili dall’installatore in funzione delle esigenze dell’utente. |
Scenario delle uscite |
Configurazione delle modalità di attivazione di più uscite contemporaneamente. Per ciascuna uscita è possibile impostare lo stato digitale (on - off) oppure lo stato analogico (1 - 100, per uscite di tipo dimmer ed uscite analogiche delle espansioni). |
Servizio |
La centrale viene messa nello stato di “Servizio” quando l’installatore deve effettuare operazioni di manutenzione dell’impianto evitando l’attivazione delle uscite referenziate da eventi di allarme e sabotaggio. E’ inoltre necessario mettere la centrale in “Servizio” quando si vogliano impostare gli indirizzi di tastiere e lettori. Le altre funzionalità della centrale sono comunque conservate (inserimenti/disinserimenti, eventi, telefonate, ecc.). |
Sito |
Spazio da proteggere. Generalmente identifica il complesso dell’installazione del sistema antintrusione. Ad esempio un appartamento o un edificio. |
Sorgente di alimentazione primaria |
E’ la fonte di alimentazione elettrica principale del sistema e, tipicamente, è costituita dalla tensione di rete a 230V~ 50 Hz (115V~ 60Hz in alcuni stati). Viene collegata al trasformatore o all'alimentatore switchintg (in funzione del modello di centrale) che provvedono a ridurre e a regolare la tensione di alimentazione del sistema e a mantenere carica la batteria tampone. |
Stazione di alimentazione |
La stazione di alimentazione è un dispositivo alimentatore per alimentare carichi e per ricaricare una batteria al piombo. E' dotato di un modulo di alimentazione switching in grado di generare una tensione nominale di 12V incluso in una scatola metallica che può contenere anche le batterie in ricarica. |
Supervisione |
In un sistema via radio il tempo di supervisione è l'intervallo di tempo entro il quale in centrale deve essere pervenuto almeno una volta un segnale di sopravvivenza di tutti i dispositivi via radio (tipicamente solo i sensori via radio che hanno posizioni fisse). Trascorso tale tempo, i dispositivi che non sono stati rilevati vengono dichiarati scomparsi e viene generato un evento di guasto. |
Tastiera |
Dispositivo di comando per la gestione del sistema antintrusione da parte degli utenti. Le tastiere sono collegate alla centrale tramite I-BUS. Per mezzo delle tastiere, ciascun utente può gestire la parte di impianto costituita dalle aree della tastiera comuni alle aree del codice dell’utente. Può quindi effettuare inserimenti/disinserimenti di aree, controllare lo stato delle zone, interrompere le segnalazioni acustiche/luminose ecc. |
Teleassistenza |
Servizio fornito dall’installatore e concordato con l’utente attraverso il quale l’installatore può collegarsi alla centrale mediante una chiamata telefonica, una connessione GPRS o internet per controllare e modificare i dati di programmazione della centrale. |
Telecamera IP |
Una telecamera è un dispositivo elettronico per l'acquisizione di immagini bidimensionali in sequenza. E’ parte di un sistema di telesorveglianza supervisionato da una centrale anti-intrusione. La telecamera IP (o “webcam”) spedisce le riprese effettuate ad un indirizzo URL, per la visione diretta o la registrazione di immagini o video. La centrale Inim Electronics gestisce i seguenti tipi di telecamere IP:
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Televigilanza |
Servizio offerto da aziende private per la sorveglianza di siti protetti da sistemi di allarme dotati di comunicatore digitale o avvisatore telefonico. Le centrali di televigilanza ricevono le segnalazioni dai sistemi di sicurezza mediante chiamate telefoniche e intraprendono le azioni concordate con il proprietario del sistema di sicurezza. |
Tempo di ingresso (o ritardo di ingresso) |
Espresso in minuti o secondi, è l’intervallo di tempo concesso per disinserire un’area inserita, dopo aver avuto accesso all’area stessa, prima che venga generato un allarme. Ciascuna area ha il proprio tempo di ingresso. |
Tempo di preavviso |
Espresso in minuti, è l'intervallo che precede un autoinserimento di area. Ad esempio impostando per un'area un tempo di preavviso di 5 minuti e supponendo che per quell'area sia programmato un autoinserimento alle 10:30, le tastiere ed i lettori appartenenti a quell'area inizieranno a suonare il tempo di preavviso dalle 10:25 fino alle 10:30, istante dell'inserimento. Ciascuna area ha il proprio tempo di preavviso. |
Tempo di uscita (o ritardo di uscita) |
Espresso in minuti o secondi, è l’intervallo di tempo concesso per uscire da un’area appena inserita, prima che venga generato un allarme. Ciascuna area ha il proprio tempo di uscita. |
Terminale |
Morsetto a vite a cui collegare zone (dispositivi di rilevamento) o uscite (dispositivi di attivazione/segnalazione). |
Timer |
Funzione di temporizzazione per gestire eventi e procedure su base oraria o giornaliera. Qualunque sia l’utilizzo, per effettuare le operazioni descritte il timer deve essere attivato dall’utente. |
Uscita |
Punto di uscita elettrico per l’attivazione/disattivazione (da parte della centrale) di un dispositivo di segnalazione o azionamento in conseguenza del riconoscimento di eventi. Il terminale cui è collegato il dispositivo da attivare deve essere programmato come “uscita”. Generalmente ad una uscita è collegato un dispositivo acustico e/o luminoso utilizzato per la segnalazione di intrusioni, ma è utilizzabile anche per scopi diversi: accensione di luci, apertura di un cancello o di una porta. |
Via radio |
Sistema antintrusione i cui dispositivi di controllo (sensori, tastiere, chiavi elettroniche) non sono connessi alla centrale tramite cavi ma tramite onde elettromagnetiche. Generalmente, nei sistemi via radio, solo la centrale è alimentata da una sorgente permanente (230V~) mentre i dispositivi funzionano a batterie. La durata delle batterie è un parametro fondamentale per la progettazione ed il funzionamento di questi sistemi. |
Web browser |
Applicazione software che consente di visualizzare contenuti web attraverso internet. |
Web server |
Applicazione software che è in grado di gestire richieste di pagine web da parte di un web browser. La scheda di rete SmartLAN/G un web server integrato che fornisce al browser l'interfaccia web per la gestione e la supervisione dell’impianto. |
Zona |
Punto di ingresso elettrico per il rilevamento/controllo del segnale proveniente da un dispositivo preposto al rilevamento di intrusione. Il terminale a cui è collegata la zona deve essere programmato come “ingresso”. Generalmente ad una zona è collegato un unico dispositivo ma è possibile (mediante opportuni collegamenti elettrici e programmazioni) collegarvi più dispositivi di rilevamento: in questo caso non è possibile identificare univocamente il dispositivo che genera l'allarme. |
Zona guasto |
E’ una zona che, se violata, genera l’evento di allarme zona e concorre alla segnalazione dei guasti (LED giallo in tastiera) |
Zona interna |
Zona che protegge l’interno del sito. Ad esempio le zone interne di un ufficio sono le zone che proteggono le varie stanze e/o le porte interne di accesso alle stanze. Se una delle aree cui appartiene una zona interna è inserita in modalità parziale o istantanea, la zona non genera allarmi se violata. |
Zona perimetrale |
Zona che protegge un punto di accesso al sito, dall’esterno del sito stesso. Generalmente le zone perimetrali sono finestre e porte di accesso diretto. Ad esempio le finestre e il portoncino di ingresso di un appartamento sono zone perimetrali. |
Zona rapina (o zona panico o zona silenziosa) |
E’ una zona che, se violata, genera immediatamente un allarme, anche se la partizione cui essa appartiene non è inserita; tale evento attiva le uscite e le telefonate programmate, ma tali segnalazioni non attiva i LED rossi su tastiere e lettori né sono visualizzate sul display delle tastiere. Di solito le zone di questo tipo vengono attivate manualmente (mediante pulsanti nascosti e simili) dall’utente quando si trova sotto minaccia. |
Zona ritardata di ingresso |
E’ una zona che, se violata, non genera immediatamente un allarme ma attiva e attende un tempo preimpostato (tempo di ingresso) entro il quale la/le aree cui la zona appartiene devono essere disinserite. Se il tempo di ingresso scade senza che sia avvenuto il disinserimento della/delle aree, la zona genera un allarme. Ad esempio la zona che controlla la porta di ingresso di un appartamento è generalmente una zona ritardata di ingresso ovvero, appena violata, attiva il tempo di ingresso entro il quale l’area deve essere disinserita. |
Zona ritardata di uscita |
E’ una zona che, se violata durante il tempo di uscita, non genera un allarme. (Vedi tempo di uscita). Ad esempio la zona che controlla la porta di ingresso di un appartamento è generalmente una zona ritardata di uscita; l’inserimento dell’area cui tale zona appartiene, determina l’attivazione del tempo di uscita entro il quale l’area deve essere evacuata. Se durante questo tempo vengono violate zone ritardate di uscita, queste non generano allarmi per dar modo agli occupanti di uscire dall’area inserita. |